lunedì 6 giugno 2011

martedì 7 giugno 2011

Oggi sono a casa, nel pomeriggio devo fare un esame di lingua francese e così mi sono presa la giornata libera. Niente di che, un primo livello, un inizio forse, ma di cosa? Non lo so ancora, ma ultimamente nella mia vita sono cambiate un sacco di cose.
E' un legame strano quello che io ho con la Francia. In realtà niente di particolare, eppure qualcosa c'è. La mia facilità nel comprenderlo senza mai averlo studiato, i tanti parenti che in anni passati sono migrati per trovarvi un futuro, e l'ultima scoperta... un padre che forse è morto in un incidente sul lavoro mentre scavava un tunnel che avrebbe collegato oggi l'Italia con la Francia... ma è proprio un forse, magari la storia vera è altro, ma io non la saprò mai.
Insomma in qualche modo questo paese passa e ripassa con nonchalance nella mia vita. Non ultimo l'incontro con un uomo francese che ha contribuito a cambiare parecchio le mie convinzioni ed i miei modi di pensare.
E così a 49 anni, mi trovo a combattere tra la mia vita di sempre, fatta di abitudini, doveri responsabilità e la voglia di libertà che solo a 20 anni è così forte. Già, ma io ne ho molti di più e tutto questo mi sconvolge.
Sono una delle tante persone a questo mondo che i più direbbero arrivata.. una casa, un lavoro stabile, figli grandi , facilità di relazionarsi eppure in me... sotto la cenere cova il fuoco.
Un po come un vulcano... apparentemente quieto ma con un grande potere esplosivo.
Il problema è questo potere rischia di devastarmi, di far esplodere tutto quello che è stato costruito negli anni, le sicurezze che tanta gente vorrebbe per se.
Negli ultimi sei mesi nella mia vita poi è arrivata Turan, non fatevi idee strane, Turan è una moto.
Un Ducati Monster 696, e credo che sia la cosa più pazza che ho fatto negli ultimi 30 anni e sono così felice di questa pazzia.
Con lei ho iniziato ad esplorare il mondo. Si perchè negli ultimi 30 anni mi ero un po fermata e negli ultimi 10 poi completamente bloccata a tutto ciò che era la vita.
Sono tornata ad uscire, ad assaporare i colori, gli odori del mondo.
Si perchè quando vai in moto sei parte del paesaggio, ci stai dentro, l'asfalto che ti corre sotto le ruote ce l'hai a pochi centimetri dai piedi. Insomma andare in moto è tutta un'altra cosa ma lo capiscono solo quelli che hanno sperimentato, i più ti guardano con occhio sospettoso ed anche se non te lo dicono l'idea che si fanno è: " questa è matta".
Poi ci sono gli scettici, quelli che pensano, si va bhe la moto... ma quando mai, lo dice solo per far colpo, ma ti pare che si mette a guidare la moto... salvo poi a doversi ricredere su tutta la linea( questi mi mandano proprio in bestia, non sopporto la gente che non crede a quello che dico
e pensa che non ce la farò mai... è una vita che ho davanti questa gente).
Poi ci sono gli entusiasti, gli amici di vecchia data che ti sostengono, dicono che sei in gamba... chissà cosa pensano nel loro profondo però... magari ti vogliono bene ed allora evitano di dire la verità per non ferirti.. gli voglio bene anche io, in fin dei conti credo di saperlo da sola che sono parecchio fuori le righe rispetto alla norma.
Insomma tornando a noi( dovete scusarmi ho il vizio di concatenare i discorsi ed uscire dal seminato spesso), oggi pomeriggio a Latina ho li esami di francese. L'esame si chiama DELF A1.. è quello che viene definito francese base, quello proprio per sopravvivere.
Sono un po nervosa, nella vita ho l'abitudine di prendere tutte le cose seriamente, questo è sempre un esame, non cambierà nulla se non lo supero, non cambierà nulla se prendo un punteggio alto o il minimo ma sono lo steso in ansia.
E stasera quando tutto sarà finito olte a rilassarmi magari penserò al prossimo livello da fare, per passare dalla sopravvivenza all'esprimermi in maniera semplice nella vita di tutti i giorni.
Nel frattempo sogno e progetto il mio viaggio per questa estate.....
Provate ad indovinare dove?
Ma questa è un'altra storia......

2 commenti:

  1. Ciao margherita, uso questo blog in quanto qui sono iscritto anche io, ma è del messaggio su tingavert scritto mercoledì 7 marzo 2012 che volevo parlarti.
    io ho 46 anni, vado in moto da quando ne avevo 10, non faccio corse se non per andare al lavoro, mai girato in pista ma ho girato diverse moto, conosco molto bene il mondo rude dei motociclisti e qualche volta li ritengo tutte chiacchiere e distintivo. Non ci vuole molto a ruotare una manopola del gas ed andare via su strada, io però ci ho messo due anni e più per risistemarmi un ginocchio da una caduta. Poi dei club motociclistici non ne parliamo....ero iscritto alla fim e giravo con i loro aficionados nei week end. Un giorno di pioggia, presso le cascate delle marmore, buco alla ruota anteriore. Ci fosse stato qualcuno che mi ha dato assistenza anche solo morale. Mi hanno lasciato li con il mio problema. allora ho legato il copertone al cerchio con delle corde e pian piano sono tornato a Roma da solo. Giorni dopo arrabbiato da quanto successo, volevo cancellare la mia iscrizione alla fim, così prendo la documentazione per rispedirgliela quando leggo che in casi come successo a me, gli iscritti hanno diritto al carro attrezzi gratis. Io ero neofita e non sapevo, ma con noi nel gruppo c'erano gli organizzatori e collaboratori, gente che dalla fim ci prende i soldi e non lo fa per hobby come me. La morale è la stessa di tante, come sempre ed anche in moto gli italiani si distinguono dal resto d'europa. Gli italiani tengono molto a non rovinare il proprio orticello, tengono molto a raccontare cose sensazionali piuttosto che farle, mai rinunciare a qualcosa per aiutare il prossimo ma piuttosto....."morte tua vita mea" Capisco il tuo stato d'animo ed i ghigni che ti fanno dietro. Io personalmente non frequento più gruppi motociclistici, i miei amici, tranne 1, sono tutti scooteristi comodi, ho provato un paio di volte ad andare "in moto" in uno di quei pub per motociclisti ma anche li non mi ritrovo.
    Mi danno fastidio le persone che si fanno belle con le parole ed il portafogli gonfio per comprarsi l'ultimo modello di moto, come pure quelli che hanno bisogno di una divisa per cavalcare due ruote (caschi ultimo grido, giubbotti che costano un anno di parcheggio.....)e poi per tirare una catena della ruota posteriore prendono appuntamento dal meccanico quasi sempre il concessionario dove hanno comprato il bolide.
    Sulle mie strade ho incontrato molti motociclisti, mi trovo benissimo con i tedeschi come con i francesi, qualche buon italiano c’è stato, ma sempre pochi in confronto alla massa.
    Il consiglio che posso darti, per non annoiarti nelle cavalcate in solitaria, di portarti qualcuno come zavorrina sul posteriore della sella, so bene che non è la stessa cosa di andare in moto da soli ma ti garantisco che rende piacevole la giornata che non è fatta solo di sella e due ruote ma anche di chiacchiere e 4 risate.
    In questo modo io con le mie ex ci ho girato l’Italia e superato i confini
    Poi magari con il tempo avrai modo di conoscere qualcuno con cui uscire che abbia più interesse nel tenere gli occhi aperti piuttosto che il gas.
    Se vuoi, qualche giretto ci vengo volentieri io a farmelo, magari in qualche caldo fine settimana con meta verso ora di pranzo in qualche sobria trattoria di paese.

    Fatti sentire, ti aspetto

    Ciao

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  2. Sono rimasta interdetta di questa risposta qui.. Ma è il bello del web. Sul tinga ho ricevuto moltissimi suggerimenti ma rimango ancora di più convinta che per il modo che ho di girar in moto debba circondarmi di persone selezionate e conosciute. Girare con un gruppo, uno qualsiasi mi metterà sempre in difficoltà . Aspettando tempi migliori ( leggi dopo un corso di guida sicura su strada) e sperando che la primavera arrivi presto m'arrabatto come posso. D ora che conosci la strada per il contatto quando ti va fatti vivo e vediamo se qualcosa ne esce fuori.

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